Il 26 marzo 2022 si è svolta a Milano la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, alla presenza delle massime autorità e istituzioni, in parte presenti da remoto.
Di seguito pubblichiamo uno stralcio del discorso tenuto dal Presidente di Solom, avvocato Joseph Brigandì che ha espresso l’intenzione di:
«[…] continuare nel solco di quella collaborazione virtuosa tra magistratura e avvocatura amministrativa, di cui il Tavolo Tar di Milano è senz’altro fulgida e tangibile testimonianza.
Ricordo, ricordiamo bene e va ricordata la solerte ed immediata disponibilità che il Presidente Giordano, tutti i Presidenti di Sezione e tutti i magistrati hanno subito mostrato, proprio all’indomani dell’avvio del lockdown , quando allo sgomento indotto dal singolarissimo momento storico che ci accingevamo a vivere, si aggiungeva il più autentico ed assoluto disorientamento.
Nella reale necessità di approntare, insieme, soluzioni nuove per problemi inediti, ipotizzammo finanche di poterci attrezzare per celebrare, d a remoto ed in via del tutto sperimentale, le udienze, quantomeno per gli affari più urgenti.
Ciò avveniva prima ancora che , in tal senso intervenisse la decretazione d’urgenza, che pure tanto impegno, di nuovo comune, ha richiesto, in quella complessa e necessaria opera di interpretazione e coordinamento di norme assunte, forse inevitabilmente, in maniera febbrile e imperfetta.
Il periodo della crisi pandemica invero non ancora del tutto sopita, ma solo declassata, almeno a livello mediatico, per effetto dell’ altra non meno dolorosa crisi internazionale attualmente in atto ha indubbiamente riproposto ed imposto il delicatissimo tema del rapporto con l’Autorità».
«Ciò ha costituito e costituisce l’occasione per sottolineare, – ha ricordato Brigandì- una volta di più e qualora ve ne fosse la necessità (ma sappiamo che è necessario, proprio per respingere con forza quella narrazione, tuttora in voga , che pretende di fantasiosamente dipingere il Giudice amministrativo come il principale ostacolo alla crescita del Paese), l’assoluta ed irretrattabile centralità della Giustizia amministrativa, quale irrinunciabile e virtuoso presidio di legalità e di libertà».