Il reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”
nelle fattispecie di affidamento diretto ritenuto illegittimo
Martedì 21 maggio 2022 dalle ore 14:00 alle ore 16:00
Seminari di Formazione professionale – Edizione 2022
Con la sentenza n. 5536 del 16 febbraio 2022, la Cassazione Penale è intervenuta autorevolmente sulla questione della configurabilità o meno del reato ex art. 353 bis (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) nelle ipotesi di affidamento diretto di un contratto pubblico, ritenuto illegittimo.
Il reato è stato introdotto nel 2010 e sinora è stato oggetto di pronunce saltuarie, che non hanno condotto a un orientamento consolidato.
La questione appare particolarmente rilevante, in un contesto normativo pubblicistico in cui i confini della legittimità o meno degli affidamenti diretti appaiono spesso labili. La pronuncia contiene alcune affermazioni rilevanti ma lascia ancora ampi margini di criticità. Prescinde inoltre dalle abituali modalità istruttorie che precedono la procedura di scelta del contraente privato di un contratto pubblico, sia che quest’ultimo venga stipulato a seguito di gara, che a seguito di trattativa privata.
L’argomento, che coinvolge le pubbliche amministrazioni e le imprese, e che presenta profili di interesse sia per il diritto amministrativo che per il diritto penale, rende opportuno un approfondimento specifico.
Interverranno come relatori l’avv. Fabrizio Martinez, amministrativista e l’avv. Vittore d’Acquatrone, penalista.
I lavori saranno moderati dall’avv. Maurizio Zoppolato.
L’evento, gratuito, si terrà il giorno 21 giugno 2022 , dalle ore 14:00 alle ore 16:00.
Si svolgerà con modalità a distanza, sulla piattaforma Zoom, in modalità “webinar” per consentire a tutti la partecipazione nel rispetto delle norme sanitarie vigenti.
Per iscriversi e ricevere le istruzioni per la partecipazione, è sufficiente registrarsi, cliccando qui.
La partecipazione dà diritto a conseguire n. 2 crediti formativi in materia ordinaria.
A tal fine si ricorda che per il riconoscimento dei crediti formativi è richiesta la partecipazione con la webcam accesa per l’intera durata dell’incontro, con identificazione all’accesso del proprio cognome e del proprio nome.